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Anna Foresio, da nuotatrice del Malaspina ad architetta di talento

 

Ha guidato undici colleghi alla conquista della competizione 72 Hour urban action, svoltasi a Witten in Germania, che consiste nel ridisegnare, con un budget limitato e materiali poveri, alcuni spazi urbani nell’arco di tre giorni.

“ and the winner is…Herdecke SawHorses!” Quando hanno pronunciato quelle parole quasi non ci credevo. Il team vincitore della competizione era proprio il mio. ‘Ma come è possibile’, ho pensato.

Mi presento: sono Anna , faccio l’architetto, e sono stata una nuotatrice del Malaspina, un po’ di anni fa.
Non avevo mai vinto niente al di fuori di una gara di nuoto, ma l’esperienza che ho portato a termine a Witten, in Germania la scorsa estate è stata come un tuffo nel passato, in quello che si provava dopo tanta fatica a toccare per primi.
Si trattava del Campionato del Mondo di  trasformazione e gioco urbano, e consisteva nel creare in soli 3 giorni un’installazione temporanea in un luogo della città che portasse i cittadini ad interagire con esso, a provare un’esperienza nuova in un luogo che magari percorrevano tutti i giorni.

Ma facciamo un passo indietro…perché ho partecipato a quella competizione?
Bè, un po’ perché ce l’ho nel sangue, e un po’ per curiosità di sperimentare un nuovo tema costruttivo, e soprattutto creativo. So di essere un’atleta, anche dopo anni di stop dalle competizioni. Questa sensazione mi accompagna sempre, quando devo raggiungere un risultato.

Qui è stato davvero importante il gioco di squadra, cosa che magari in una gara in piscina viene meno, in quanto il più delle volte ti ritrovi a dover sfidare te stesso e il cronometro.
Ciò che ho provato durante gli anni di agonismo, quella voglia di riuscire, di sfidare i propri limiti, ma anche di accettare una sconfitta, lo ritrovo molte volte anche oggi, nel mio lavoro, anche se gli obbiettivi son diversi.

Fare l’architetto vuol dire affrontare ogni giorno una sfida, progettare e creare di qualcosa che prima non c’era. Deve esserci correttezza, lealtà, rispetto delle regole, proprio come nello sport.
Quante volte avrete sentito che lo sport insegna a vivere…bene, è proprio così.
L’organizzazione mentale di chi ha fatto uno sport ad alto livello, chi si è sacrificato per ore per ottenere un risultato, chi ha gioito per aver raggiunto un obbiettivo, sono tutte cose che ti porti dentro, e che sono assolutamente importanti nella vita di tutti i giorni e lavorativa.

Sono andata avanti, ma se mi guardo indietro ricordo perfettamente tutto quello che ho vissuto in quegli anni, quando la mia pelle sapeva di cloro, e tutti mi chiedevano cosa fosse quel segno rosso sul naso!
Certo, le gioie sono diverse… prima avevo una medaglia al collo, adesso ho la soddisfazione di vedere un cliente felice e un’opera realizzata. O di vincere il Campionato del Mondo di trasformazione Urbana!

Anna Foresio*

* 34 anni, architetto milanese, come atleta Malaspina nel 2003 è stata 1° Cl. ai Campionati Italiani Universitari nei 200 Farfalla. Contitolare dello Studio Okapì che l’estate scorsa ha vinto questa importante competizione insieme con altri undici colleghi, urbanisti e game designer e per questo citata come giovane talento dalla rivista IO DONNA.

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